Cesare Rossini

Presidente

SLALA

Da quanto sei iscritto a SOS-LOGistica?

Dal 2022
 

Con quale “intenzione” partecipi alle iniziative SOS-LOGistica?

Condivisione di intenti, incentivare la diffusione dei principi di logistica sostenibile e acquisire maggiore consapevolezza tramite un sistema di rete.
 

Descrivi la tua attività professionale o dell’azienda

La Fondazione si prefigge di esercitare attività mirata allo studio e alla promozione del sistema logistico del Nord-Ovest dell’Italia, con particolare riferimento alle aree comprese nel territorio del Basso Piemonte, collegato con i porti liguri e le aree a questi connesse, destinate a ricevere l’allocazione di insediamenti dedicati alla logistica, in grado di sviluppare iniziative tendenti alla valorizzazione delle strutture industriali e del settore terziario, nonché alle infrastrutture per il trasporto e la movimentazione delle persone e delle merci, esistenti o da realizzare, nonché per le lavorazioni e manipolazioni accessorie, con particolare riguardo alla rete ferroviaria e ai connessi centri di smistamento. All’originale mission della logistica delle merci, si sono aggiunte altre attività quali la mobilità delle persone e della formazione.
 

Quando dici “sostenibilità” (di un prodotto, di un processo, di un’azienda…) che cosa vuoi comunicare?

Penso a una strategia chiave, essenziale per lo sviluppo e l’innovazione e per favorire una crescita rispettosa e sostenibile con l’obiettivo di raggiungere un equilibrio tra i bisogni finanziari dell’azienda e quelli ecologici dell’ambiente. Una prima analisi di quanto può valere per il settore della logistica è contenuta nel volume “Logistica, nuovi orizzonti tra sviluppo e sostenibilità” pubblicato da Fondazione Slala nel dicembre 2022.
 

Quali sono, oggi, le tre sfide su cui TU o la tua azienda o il tuo settore o il tuo ambito professionale operate fattivamente?

La Fondazione Slala ha definito un protocollo di sostenibilità orientato agli hub logistici e alla logistica più in generale, tratteggiando delle linee guida, articolate su dieci strategie efficaci, affinché possano divenire nel tempo, uno “standard de facto” per la logistica e per la valutazione dei suoi impatti sull’ecosistema. Il documento, denominato “Protocollo Slala” ha ricevuto l’apprezzamento dalla parte della Bei (Banca europea per gli investimenti) e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. La Fondazione SLALA, in rappresentanza dei territori che fungeranno da retroporto del sistema portuale Ligure, ha forte interesse che le aree logistiche in fieri, vengano realizzate con la massima attenzione verso lo sviluppo sostenibile, il risparmio energetico ed il Life Cycle Assessment, la metodologia di valutazione del ciclo di vita che stanno adottando numerose aziende.